Tempi lunghi o corti?

Ho fatto questi 2 scatti a Bagno Vignoni.... Nel primo ho utilizzato tempi corti che hanno bloccato l'acqua, nella seconda tempi un pò più lunghi che invece ne hanno aumentato il movimento.
Secondo me la seconda ha un pò più di forza come foto... fà capire meglio il movimento dell'acqua che è quello che volevo da questa foto.
Che ne pensate voi?

perry ha scritto:

Ho fatto questi 2 scatti a Bagno Vignoni.... Nel primo ho utilizzato tempi corti che hanno bloccato l'acqua, nella seconda tempi un pò più lunghi che invece ne hanno aumentato il movimento.
Secondo me la seconda ha un pò più di forza come foto... fà capire meglio il movimento dell'acqua che è quello che volevo da questa foto.
Che ne pensate voi?

Si, buona la seconda, mi piace...
tuttavia la prima evoca più freschezza, più pulizia...
Ti posso far vedere anche qualche mia foto dello stesso soggetto ? L'acqua !

http://www.davidetrovato.it/gallery2/main.php?g2_itemId=361&g2_enterAlbum=0

anche secondo me...anzi, avrei usato tempi ancor più lunghi.. ma son questioni di gusti personali.
i tempi brevi in questi casi secondo me hanno senso per fermare delle singole gocce d'acqua.
quindi voto la seconda:)

scafroglia ha scritto:

anche secondo me...anzi, avrei usato tempi ancor più lunghi.. ma son questioni di gusti personali.
i tempi brevi in questi casi secondo me hanno senso per fermare delle singole gocce d'acqua.
quindi voto la seconda:)

avevo provato ad usare tempi ancora + lunghi... ma essendo a mano libera non riuscivo a far venire l'immgine ferma.

Perry, anche secondo me è meglio la seconda. Per fare questo genere di foto nel 99.9% periodico dei casi serve un cavalletto e nel 99% dei casi torna moooolto utile un filtro neutro ND per consentire di avere tempi lunghi anche in pieno giorno. I filtri ND più comuni fanno perdere 1 o 2 o 3 stop (EV) permettendo di utilizzare tempi più lunghi di 8 volte rispetto all'esposizione senza filtro (se p.e. si deve scattare a 1/125 a f/16, con l'ND2 si scatta a 1/60, con l'ND4 a 1/30 e con l'ND8 a 1/15 che è circa 8 volte il tempo di 1/125 - circa e non esattamente perchè io ho utilizzato la scala dei tempi "convenzionale" che non ha 1/62.5 e 1/31.25).
Esiste anche un filtro della B&W che permette di perdere ben 10 stop e di moltiplicare quindi il tempo di esposizione di un fattore 1000 ! Si usa per fare esposizioni molto lunghe - dell'ordine anche di alcuni minuti in pieno giorno - al fine di annullare elementi di disturbo tipo persone che camminano ed auto che si muovono nelle foto (non fanno in tempo ad essere esposte) oppure per ottenere le nuvole come delle strisciate nel cielo o l'acqua del mare che si infrange su una scogliera come una specie di nebbiolina.
Se si vuole "cristallizzare" l'acqua è necessario un tempo veramente corto (1/2000 p.e.) altrimenti si ha sempre del mosso o del micromosso come nel caso della tua prima foto.

Grazie Massimo, sei stato davvero esauriente!!! Non conoscevo l'uso di questi filtri... sono ancora un fotografo in erba...

perry ha scritto:

Grazie Massimo, sei stato davvero esauriente!!! Non conoscevo l'uso di questi filtri... sono ancora un fotografo in erba...

... ed io proprio per questo motivo ho scritto tutto quel pamphlet, perchè so che, accanto a fotografi piuttosto esperti, ci sono anche persone che vogliono imparare, per cui ho cercato di dare un mio modesto contributo.

Grazie a te per aver apprezzato quanto da me scritto.

L'aspetto tecnico l'ha esposto magistralmente Massimo, e del resto io non avrei saputo esserti molto d'aiuto.

Volevo aggiungere, da un punto di vista puramente figurativo e quindi estetico, che la tua foto, attraverso i tempi lunghi, tende a smaterializzare gli oggetti. Questo effetto è accentuato anche rispetto a foto simili, dove in genere si usa il contrasto fra gli oggetti immobili, che sono ritratti in maniera "normale", e l'acqua in movimento che diventa una specie di nube.
Poiché tu hai scelto un'inquadratura stretta, l'effetto si propaga coprendo la quasi totalità dell'immagine.
Con un cavalletto e tempi ancora più lunghi sarebbe stata ancora più evidente la vicinanza di questo indirizzo formale con la poetica del pittore inglese William Turner, per il quale, all'estremo di questa tendenza, non esistono oggetti l'uno distinto e separato dall'altro, ma tutto si mescola in un unico flusso cosmico, come in questo quadro dalle tinte cromatiche simili alla tua foto:




Joseph Mallord William Turner
Snowstorm
1842
Oil on canvas
91.5 x 122 cm (36 x 48 in.)
National Gallery, London

Quoto appieno quanto dice Massimo sull'uso dei filtri ND, altrimenti diventa abbastanza difficile ottenere quell'effetto setoso dell'acqua.
Nella prima foto manca la forza del tempo brevissimo di scatto, mentre nella seconda comincia a farsi strada la morbidezza delle acque.
Comunque sia, il cavalletto è d'obbligo!
Ciauzz