Attimi rubati

Ciao a tutti!
Con estrema cautela e non senza qualche dubbio, mi piacerebbe presentarvi una serie di scatti realizzati a Roma lo scorso Week End.
Il progetto che ho in mente è quello di avere, a distanza di tempo, un insieme di situazioni, sguardi, gesti ecc. che ognuno di noi incrocia ogni giorno per la strada. Momenti che in qualche modo ci colpiscono, ci fanno sorridere o riflettere o che comunque ci fanno fermare anche solo per un istante.
So bene che è un progetto difficile, che richiederà molto tempo e magari neanche tanto originale, ma penso di poter realizzare un lavoro interessante e quindi vale la pena di provare!
Per ora vi propongo fin dove sono arrivato...

http://www.umbriafoto.it -> sezione "Studio" Password attimirubati

Vorrei un parere anche e soprattutto sulla "consistenza" del book.
Mi rimangono dei dubbi, come dicevo prima, sulla differenza tra galleria e book. Fatemi sapere!!

Un saluto a tutti!

caro andrea,
non sò darti consigli sulla giusta "collocazione" delle tue foto...
lascio il giudizio "agli esperti"!!!
per me le tue foto potrebbero (o dovrebbero) stare un pò ovunque...
quando le guardo mi trasmettono passione e voglia di imparare...
trovo in ognuna uno spunto creativo...una riflessione....

queste in particolare aiutano a ricordare a chi le guarda
che è indispensabile fermarsi, ogni tanto,
decidere di staccare,
rendersi sensibili al mondo che ci circonda,
osservare gli altri non in maniera superficiale,
lasciarsi attraversare da attimi di vita....

Ma dove va inserita la password ? Non riesco a trovarle

Ciao Aurora!
una volta sulla sezione studio, in basso a sinistra c'è lo spazio per la login

La prox settimana cambiamo sito e migliorerà l'accessibilità!

in rainbow ha scritto:

queste in particolare aiutano a ricordare a chi le guarda
che è indispensabile fermarsi, ogni tanto,
decidere di staccare,
rendersi sensibili al mondo che ci circonda,
osservare gli altri non in maniera superficiale,
lasciarsi attraversare da attimi di vita....

beh..la fotografia aiuta a guardare il mondo con occhi nuovi ed a capire quando un attimo va cristallizato in una foto per elargire in eterno agli osservatori emozioni sempre govani..
Sono contenta , Andrea, che in una foto ci sono anche io..anzi..vorrei chiederti una stampa della foto dove mi ritrai con Giulia...va bene il formato che hai usato per la mostra!
Non mi rimane che dire che il tuo book è veramente emozionante...perfetta la scelta del b/n!

Andrea C:
Vorrei un parere anche e soprattutto sulla "consistenza" del book.
Mi rimangono dei dubbi, come dicevo prima, sulla differenza tra galleria e book.

L'ubicazione del tuo lavoro è giusta, delle foto legate da un tema comune (cosa che non necessariamente accade per una galleria); lavori simili sono stati postati ad esempio da Alex, "Amsterdam su due ruote": immagini con un collegamento che è sviluppato sotto molti punti di vista, contestualizzato precisamente (una città), completo e organico. Se guardo lo slideshow comprendo l'intenzione del fotografo e posso intuire anche il titolo del book senza averlo precedentemente letto.


Andrea C:
Il progetto che ho in mente è quello di avere, a distanza di tempo, un insieme di situazioni, sguardi, gesti ecc. che ognuno di noi incrocia ogni giorno per la strada. Momenti che in qualche modo ci colpiscono, ci fanno sorridere o riflettere o che comunque ci fanno fermare anche solo per un istante.

Le foto che proponi sono interessanti, curiose, emozionanti (avevamo dubbi? ) come effettivamente nelle tue intenzioni; quindi l'unico chiarimento che ti si può chiedere, oltre a quello di proseguire nel progetto, è di definire meglio il tema centrale. Perchè quello di cui tu parli è per me la "Fotografia", la sua essenza generale.
Una volta precisato il filo del discorso credo che sarà naturale trovare un'apertura, una successione e una chiusura adeguate al lavoro, che comunque non è ancora terminato e proprio per questo può essere ancora meglio indirizzato già in fase di pre-scatto.

Belle! Bellissime!
Finalmente posso vedere tutta la tua bravura applicata alla fotografia che piace a me: quella di strada, che racconta e che emoziona, quella che affascina e colpisce per i suoi contenuti e non solo per l'estetica.

Hai dimostrato di saper osservare con curiosità la vita che ti sta intorno e l'invidiabile capacità di scattare al momento giusto con l'inquadratura e l'esposizione ottimale.
In altre parole unisci la più avanzata capacità tecnica con una spiccata sensibilità espressiva.

Spero di vedere ancora altre tue foto di questo tipo e magari vederti cimentato in un vero e proprio reportage: trova un tema, un messaggio, un'idea forte e raccontalo in fotografia: hai tutte le carte in regola per farti pubblicare!

Grazie per i commenti e consigli!
In effetti il problema è tutto qui: per strada ci sono decine e decine di situazioni semplicemente curiose che sono accomunate dalla situazione generale ma, in effetti, il discorso cambia se uno si concentra solo su un tema ignorando il resto.
Il lavoro sarà lungo anche perchè di occasioni per passeggiare in cerca di fotografie sono davvero rare ultimamente! Conto molto sulle nostre uscite!!!

Quindi... a quando la prossima??

Un saluto a tutti!!

SEI UN GENIO:lol!:

questa per me è la Fotografia.

Ciao Andrea.
Riguardo alla differenza fra galleria fotografica e book:
la galleria è un elenco di foto, che possono essere svincolate fra loro per tema, soluzioni tecniche ecc., oppure avere un legame generico.
Un book è un lavoro organico che, attraverso un certo numero di scatti, approfondisce un singolo argomento, un oggetto di ricerca, e cerca di farlo conoscere agli altri.

Vi faccio presente che i fotografi, quelli che contano, raramente lavorano secondo la logica di quelle che noi abbiamo chiamato "gallerie", ma quasi sempre in termini di lavoro organico, di corpus (ciò che noi abbiamo chiamato Book).
H. C. Bresson, tanto per fare un esempio, ha pubblicato un libro su Parigi che è un meraviglioso ritratto della città: il risultato finale e conclusivo di tanti scatti fatti.
E lo stesso vale per i lavori sulla popolazione americana di Avedon, sui tedeschi di René Burri, sulla Genesi di Salgado (a cui sta lavorando da parecchi anni), sulla California di Adams, sull'ospizio o sul mattatotio di Mario Giacomelli ecc. ecc.

Il problema del lavoro che tu hai presentato è che il tema che hai scelto è di certo troppo generico, come osservato da Giulia, e praticamente coincide con un intero macro-settore della fotografia (la street, grosso modo).
Considera che è così generico che l'intera produzione di alcuni fotografi potrebbe rientrarci senza forzature (per esempio tutte le foto di H. C. Bresson sono "attimi rubati": l'espressione coincide con l'idea che egli aveva della fotogafia in quanto tale).

Una soluzione potrebbe essere quella di intendere "Attimi rubati" in un senso più specifico, così da caratterizzare maggiomente il tuo lavoro. Potresti per esempio lavorare su attimi dove effettivamente hai colto di sorpresa il soggetto in atteggiamenti che magari sapendo di essere osservato non avrebbe tenuto.

Oppure potresti parlare di "Attimi Romani" o "Momenti Romani": vale a dire faresti un ritratto sulla vita sfuggente della città eterna. In questo caso guardando le foto dovrebbe sentirsi perlomeno l'eco della città, così come accade alla Parigi di Bresson in "A propos de Paris".

Naturalmente le soluzioni possono essere anche altre, in ogni caso tutte nella direzione di scegliere un tema, un soggetto, un campo di ricerca specifico e più ristretto.

Da ultimo vorrei dire che dietro alla nostra apparentemente inutile divisione fra galleria e book c'è la divisione ben più importante che esiste all'interno del Sistema Arte fra opere d'arte e lavori organici.
Se un giorno un gallerista quotato vorrà oganizzare una mostra con vostre foto, non pensate di accontentarlo ammucchiando un po' di scatti senza un criterio d'insieme; dovrete presentargli un corpus, con un minimo di organicità e senso dell'intero.
E' per questo che io tengo molto alla sezione "Books": è l'unica che invita a scavalcare la comune dimensione del fare e ammassare "belle foto" verso un'ottica di ricerca, di lavoro complessivo, e che "idealmente" ci prepara a incontrare il Sistema Arte (per una mostra, una pubblicazione ecc.), cosa che magari a qualcuno di voi potrà tornare utile.

Grazie Angelo!!
Molto molto chiaro sulla distinzione!
Il mio "tema" era palesemente generico...
Comincerò a selzionare fotografie ed a dividerle in temi più specifici e stringenti.