Un tram chiamato desiderio

Penso sia un film da rivedere, magari da sola, è così intriso di messaggi che coglierli tutti in una sola volta tra l'altro la prima è realmente difficile.
I dialoghi e i luoghi intrecciano una trama in cui è difficile scindere la realtà dal sogno-incubo, dalla pazzia e dalla morte.
Già l'inizio è meraviglioso: tra il fumo e la confusione della stazione di New Orleans si fa strada una donna, ha l'aria fragile e delicata, è vestita di candidi merletti, sembra quasi una figura d'altri tempi e si guarda attorno, smarrita. E per tutto il film la contrapposizione tra l'artificioso, irreale candore della protagonista e il lerciume e il rude carattere del cognato e della città. Una città che ti lascia addosso il suo lerciume, che ti da una sensazione di disagio.... cupa e sporca, brulicante di vita ma al tempo stesso è ben presente, anche se impalpabile, una srta di misterioso "senso di morte" che aleggia sulla casa di Stella e sulle vite dei personaggi del dramma. Tutto è irreale, sospeso, eppure tremendamente vero, in un'alternanza di sogni, incubi e realtà più o meno amare...
La perdita dei sogni giovanili, la disillusione, è anche sottolineato dalla perdita della casa dell'infanzia delle due sorelle; casa che guarda caso si chiama "belle reve" (bel sogno per chi non conosce il francese). Attenta la scelta dei testi, per apprezarlo bene il film deve essere investigato battuta per battuta.

non sono ferratissimo per questi film classici in bianco e nero. Ma m'è piaciuto un sacco, mi ha catturato e coinvolto fino alla fine. Attori eccezionali, ed era evidente la loro provenienza dall'ambiente del teatro. E finalmente ho capito da dove partiva il fascino e il carisma di Marlon Brando.
Bellissimo film, evviva il cineforum!

E poi il gioco di seduzione tra i due (Stanley e Blanche) e tra i due la sorella Stella fragile e forte, che finisce travolta dagli eventi ma sempre con lo sguardo alto, e riesce a non perdere la sua dignità... : è difficile fare in modo che Blanche non senta Stanley urlare "Ma quando se ne va questa?" e poi vedere suo marito e sua sorella recitare l'eterno gioco della seduzione, gioco che Blanche porterà avanti perchè è nella sua natura, perchè lei vuole piacere agli uomini per sentirsi ancora viva...
E l'ultima battuta di Blanche: chiunque lei sia, io ho sempre fidato nella gentilezza degli sconosciuti. I suoi sgurdi cupi e languidi ma mai così marcati da diventare delle caricature...
E infine la fotografia in una sola parola favolosa.

http://news.bbc.co.uk/media/images/39793000/jpg/_39793941_marlon_no_re_use.jpg
A questo link troverete un ritratto di Marlon Brando eseguito da Cecil Beaton, una interessante fotografa del XX secolo, magari la inserisco tra i maestri con un pò più di calma (ora sono a lavoro anche se non sembra)

Ho scoperto che il motivo del suicidio del giovane marito di Blanche non è per ciò che lei gli ha detto durante il ballo (come ci viene detto nel film) ma perchè lei lo ha scoperto in atteggiamenti intimi con un uomo anziano e il non poter sopportare tale vergogna.

insomma, sembra che questo sia proprio un film consigliato!
Vedrò di cercarlo, grazie per i commenti, mi avete convinto!

Aurora Amato ha scritto:

Ho scoperto che il motivo del suicidio del giovane marito di Blanche non è per ciò che lei gli ha detto durante il ballo (come ci viene detto nel film) ma perchè lei lo ha scoperto in atteggiamenti intimi con un uomo anziano e il non poter sopportare tale vergogna.

Ma questa cosa non si capisce nel film...era forse nell'opera teatrale?
Comunque Aurora, complimenti per l'attenta analisi del film e la memoria ...l'ultima battuta di Blanche mi era piaciuta ma non ero riuscita a memorizzarla esattamente...
A me il film è piaciuto moltissimo..un film intenso che merita di essere rivisto più volte per cogliere le tante sfumature di ogni personaggio e godere della stupenda fotografia...

Questa sera ho visto il film di Almodovar "tutto su mia madre" stupendo...
Perchè lo posto qui? Beh perchè su tutto il film un ruolo importante lo ha la rappresentazione teatrale di "Un tram chiamato desiderio".
Lo avete visto il film di Almodovar?