Gianni Giansanti

è la seconda volta che mi metto a guardare le foto di questo fotografo..
ci sono molti elementi da valutare, forse troppi.
mi sembra abbia un ottimo controllo del colore...lo utilizza in maniera decisa, delle volte arrivando all'eccesso, altre volte usando questo eccesso a proprio favore (la foto di Valentino, ad esempio).
mi piace in certi casi l'utilizzo di focali vicine al grandangolo (aiutatemi, non sono un esperto)(esempio i ritratti di elkan e schumacher), e in altri anche l'utilizzo della luce.
in generale mi piace, ma ho dei punti interrogativi ancora da risolvere

Ma come io ti cito quella sua frase (all'inizio) e tu mi fai un discorso incentrato su tecniche fotografiche!?
Inoltre sulle foto singole entrano dei fattori di gusto molto personali.
I suoi reportages sono invece una grande lezione, anche se online non riesco a trovarne di completi.
Intanto guardatevi queste da cui si può vedere come ha proceduto nel lavoro..
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/03/00030_035.pdf?cmd=art

Sulla frase che citi nulla da dire, sono argomenti che sostengo da una vita...

Per quanto riguarda le foto, ho una sensazione simile a quella dichiarata da Riccardo, un'impressione "composita": in generale mi piacciono, ma non sempre, e qualche foto non mi esalta affatto.
E se non vogliamo scomodare la tecnica, posso dire che alcune foto non mi sembrano riuscite proprio a livello di fantasia, quindi sembrano contraddire l'assunto di Giansanti che tu riporti citando.

Faccio qualche esempio, per rendere le mie considerazioni più chiare.
Fra le foto che mi piacciono molto, il ritratto di Valentino, per la funzione "parlante" dell'ambiente:




quello di Briatore (la posa qui è un po' troppo da star del cinema, ma se è casuale va bene...):



questa del restauratore in cima al cavallo:




Fra quelle che non mi convincono, o addirittura mi sembrano insipide, questa di Siena, che se mi aveste portato al corso avrei bocciata senza problemi:



questa di Parigi, che è nient'altro che una cartolina:



quest'altra di Darwin, dove la fantasia tanto celebrata non mi sembra trovi posto:

La segnalazione di un fotografo (comunque ritenuto un maestro come dal titolo della sezione) penso che serva a stimolare una curiosità di approfondimento e la frase citata, estrapolata da un'intervista, dovrebbe contribuire a ciò, se la si ritiene importante, perchè rappresenta la sua ispirazione.
In tutta sincerità per la selezione di immagini proposte il sito di giansanti non mi piace. La segnalazione è scaturita dalla notizia della sua morte e questi sono gli unici siti che sono riuscito a reperire, anche se devo dire che non li conoscevo, ho avuto modo di apprezzare solo alcuni suoi libri di reportage. Questo però mi spinge a dire di non cercare subito conclusioni sulla base di poche immagini.
Ad esempio la foto di Siena da te citata è una delle immagini scattate all'Eroica, una corsa ciclistica unica nel suo genere, completamente disputata su terra battuta, e che addirittura quest'anno si svolgerà con l'utilizzo di bici d'epoca. Non sempre si può dare una lettura "artistica" alle immagini come non sempre la fotografica documentaristica riesce ad essere arte.

Ciao Ale, hai fatto benissimo a segnalarci il fotografo e citare la frase, ci mancherebbe... e fai bene a darci dei ragguagli sulle foto di cui magari noi non conosciamo i retroscena, come nel caso della corsa di bici.
Però io non posso, da parte mia, fare a meno di sottoporre a "critica", positiva o negativa che sia, il materiale che si propone.
Nel caso della corsa di bici, non voglio dire che la foto deve essere necessariamente artistica, ma se quella corsa meritava di essere fotografata, vuol dire che possiede una sua "specificità", una sua "peculiarità" rispetto a tante altre corse, ed è proprio questa, allora, che il fotografo deve comunicarmi in qualche modo. In questa foto ciò non mi sembra che avvenga, ed è per questo che il mio goidizio sulla foto è negativo.