Velasquez, Las Meninas

Avete letto bene: Velasquez, il pittore. Non è un errore aver postato qui queste note. Mi piacerebbe qualche considerazione e scambio di opinioni su "Las Meninas". Il dipinto ha, per quello che mi riguarda, un incredibile fascino non solo dal punto di vista pittorico ma anche, se volete, in termni di "costruzione" della scena, di armonia della composizione e di linguaggio.
Caratteristiche ed elementi che per certi versi si avvicinano o anticipano modi di interpretare che in qualche maniera sono poi stati recepiti dalla fotografia. E questo è l'altro punto per me di grandissimo interesse: l'interazione, l'intersezione, la sovrapposizione tra strutture, categorie, discipline e stili che normalmente vengono considerati separati....

Il link dal quale sono partito:

http://employees.oneonta.edu/farberas/ARTH/ARTH200/artist/las_meninas.html

Un saluto,
Brian

Intanto vorrei farvi notare una cosa: V. usa sia il fuori-fuoco che il controluce, tecnice ben note ai fotografi:
la suora e il personaggio con cui sta parlando non sono allontanati tramite la riduzione prospettica, come avverrebbe in un quadro del 400 italiano, ma attraverso una stesura pittorica volutamente sommaria, che tralascia i dettagli e sfuma i contorni. Invece il personaggio sullo sfondo viene evidenziato ponendolo a contrasto con una fonte di luce alle sue spalle, e la cosa non sfuggì a Picasso, che in alcune sue varianti sul quadro di V. fa diventare quella figura una macchiolina nera, una silhouette.



Una delle varianti picassiane de "las maninas" di Velasquez.

...in realtà il primo pittore occidentale a usare lo "sfocato" per allontanare le figure è Michelangelo, nel Tondo Doni.
In questo particolare potete constatare come i personaggi sullo sfondo sono arretrati per una stesura pittorica sommaria, mentre il braccio della madonna ha il tipico contorno ragliente delle figure michelangiolesche.

Quando si dice il genio...


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