Coppia

Versione Ingrandita

P.S.: per fare questa foto sono stato sotto l'acqua e grandine per un paio di minuti...

Per il mio standard è una foto meravigliosa - la pace che torna dopo la tempesta, l'arcobaleno che rasserena l'animo e la mente.
Scusate se non entro nei canoni tecnici che non ho, ma a me da queste sensazioni
Bravo Mirko.

Caro Mirko non posso che farti i complimenti, soprattutto per la meravigliosa qualità della luce che hai saputo catturare. Mi dispiace molto non potermi soffermare ora sull'immagine e su un commento appropriato, ma devo scappare per un appuntamento.
Tornerò presto...

Dopo non so quanta assenza... non potevo non commentare questa foto....

La pioggia non m piace, ma l'arcobaleno.... tanto... segno della sua fine!

E qui mi è piaciuto molto il passaggio... dal cielo cupo sopra l'arcobaleno, all'apertura di luce al suo interno, fino ai bei colori della natura... che sembra quasi protetta proprio dall'arcobaleno, protetta dal grigio del cielo... una bella luce, l'attesa è valsa per il risultato...

Ps. non ho capito il titolo della foto... sarò grave??

ad in rainbow...non poteva non piacere un arcobaleno...
se sono DUE è ancor meglio

@messaggio per Pepper Hill: l'altro arcobaleno si vede meno,
ma il titolo coppia penso facia riferimento al fatto che sono 2...

è bello anche lo sbucar del sole,
"dopo la tempesta"
visto negli sprazzi di luce che riescono ad illuminare i campi..

complimenti....

mirko_nk ha scritto:

Di arcobaleni nelle foto se ne vedono tanti, quindi, come al solito, mi propongo di enucleare qualche elemento che eccettua la foto rispetto allo "standard", e ne fa il valore.

L'arcobaleno qui non è solo una linea, o una striscia: è un "confine" fra due aree diverse. Infatti la luminosità del cielo, da fuori a dentro l'arco colorato cambia, schiarendosi. C'è un salto misurabile in "nitore": dentro quella semiluna le cose guadagnano la loro nitidezza, un maggiore dettaglio, una più evidente realtà.
Quell'arco disegna come una bolla, dentro la quale le cose hanno una chiarezza specchiata, come in una bolla di sapone.
Arcuato è anche l'orizzonte che ci circonda, ma questa linea milticolore quale orizzonte delimita e suggesrisce? Quello fra il mondo che la nostra coscienza riesce a definire chiaramente, attraverso i colori di cui l'arcobaleno rappresenta l'emblema e la sintesi archetipica, e quello che resta opaco, torbido, perché non siamo ancora riusciti a decifrare, a mettere a fuoco col giusto contrasto.
La foto è anche una metafora involontaria, o forse semplicemente inconscia, dell'attività fotografica: con l'obiettivo cos'altro facciamo se non ridurre ciò che è confuso a qualcosa di chiaro e distinto? Ciò che che la mente non ha ancora messo a fuoco in elemento evidente, che si staglia sugli altri ed è perciò apprezzabile, misurabile, valutabile?
Quel globo, quindi, non fa che riproporre, e simboleggiare, la convessità della lente fotografica, dentro la quale, attraverso la quale, vediamo il mondo nella sua lucentezza e verità.

Beh complimenti Mirko, bellissima luce...te la porti sempre dietro la fotocamera eh? Fai bene Così cogli queste perle e ce le regali

Grazie mille ragazzi... non potete capire come era contento quando ho fatto questa foto... sembravo un bambino in un negozio di giocattoli... E sono molto contento che vi piaccia...

Stefano, in realtà sono uscito di casa con l'intenzione di fare qualche scatto con la pioggia. Rimane il fatto che esco quasi sempre con la reflex.... Sai la fortuna aiuta gli audaci...

Grazie ancora....

Mirko

angelo ha scritto:

mirko_nk ha scritto:

Di arcobaleni nelle foto se ne vedono tanti, quindi, come al solito, mi propongo di enucleare qualche elemento che eccettua la foto rispetto allo "standard", e ne fa il valore.

L'arcobaleno qui non è solo una linea, o una striscia: è un "confine" fra due aree diverse. Infatti la luminosità del cielo, da fuori a dentro l'arco colorato cambia, schiarendosi. C'è un salto misurabile in "nitore": dentro quella semiluna le cose guadagnano la loro nitidezza, un maggiore dettaglio, una più evidente realtà.
Quell'arco disegna come una bolla, dentro la quale le cose hanno una chiarezza specchiata, come in una bolla di sapone.
Arcuato è anche l'orizzonte che ci circonda, ma questa linea milticolore quale orizzonte delimita e suggesrisce? Quello fra il mondo che la nostra coscienza riesce a definire chiaramente, attraverso i colori di cui l'arcobaleno rappresenta l'emblema e la sintesi archetipica, e quello che resta opaco, torbido, perché non siamo ancora riusciti a decifrare, a mettere a fuoco col giusto contrasto.
La foto è anche una metafora involontaria, o forse semplicemente inconscia, dell'attività fotografica: con l'obiettivo cos'altro facciamo se non ridurre ciò che è confuso a qualcosa di chiaro e distinto? Ciò che che la mente non ha ancora messo a fuoco in elemento evidente, che si staglia sugli altri ed è perciò apprezzabile, misurabile, valutabile?
Quel globo, quindi, non fa che riproporre, e simboleggiare, la convessità della lente fotografica, dentro la quale, attraverso la quale, vediamo il mondo nella sua lucentezza e verità.

Bel commento Angelo...sono cose che ho percepito anche io...meno male che tu le sai esprimere così bene!

mirko_nk ha scritto:

Grazie mille ragazzi... non potete capire come era contento quando ho fatto questa foto... sembravo un bambino in un negozio di giocattoli... E sono molto contento che vi piaccia...

Stefano, in realtà sono uscito di casa con l'intenzione di fare qualche scatto con la pioggia. Rimane il fatto che esco quasi sempre con la reflex.... Sai la fortuna aiuta gli audaci...

Grazie ancora....

Mirko

Mirko, prima o poi dovremmo organizzare un'uscita fotografica in tua presenza!
Ce lo concederai?

LauraB ha scritto:

Mirko, prima o poi dovremmo organizzare un'uscita fotografica in tua presenza!
Ce lo concederai?

Ovvio... un onore per me partecipare ad una vostra uscita...

LauraB ha scritto:

angelo ha scritto:

mirko_nk ha scritto:

Di arcobaleni nelle foto se ne vedono tanti, quindi, come al solito, mi propongo di enucleare qualche elemento che eccettua la foto rispetto allo "standard", e ne fa il valore.

L'arcobaleno qui non è solo una linea, o una striscia: è un "confine" fra due aree diverse. Infatti la luminosità del cielo, da fuori a dentro l'arco colorato cambia, schiarendosi. C'è un salto misurabile in "nitore": dentro quella semiluna le cose guadagnano la loro nitidezza, un maggiore dettaglio, una più evidente realtà.
Quell'arco disegna come una bolla, dentro la quale le cose hanno una chiarezza specchiata, come in una bolla di sapone.
Arcuato è anche l'orizzonte che ci circonda, ma questa linea milticolore quale orizzonte delimita e suggesrisce? Quello fra il mondo che la nostra coscienza riesce a definire chiaramente, attraverso i colori di cui l'arcobaleno rappresenta l'emblema e la sintesi archetipica, e quello che resta opaco, torbido, perché non siamo ancora riusciti a decifrare, a mettere a fuoco col giusto contrasto.
La foto è anche una metafora involontaria, o forse semplicemente inconscia, dell'attività fotografica: con l'obiettivo cos'altro facciamo se non ridurre ciò che è confuso a qualcosa di chiaro e distinto? Ciò che che la mente non ha ancora messo a fuoco in elemento evidente, che si staglia sugli altri ed è perciò apprezzabile, misurabile, valutabile?
Quel globo, quindi, non fa che riproporre, e simboleggiare, la convessità della lente fotografica, dentro la quale, attraverso la quale, vediamo il mondo nella sua lucentezza e verità.

Bel commento Angelo...sono cose che ho percepito anche io...meno male che tu le sai esprimere così bene!

...grazie molte Laura, magari non ci si pensa ma per scrivere un commento così, anche a causa della mia lentezza, posso metterci anche più di mezz'ora...
Comunque ne vale sempre la pena, ho smesso di fotografare ma non di interessarmi a discutere, conoscere, approfonidire... le vostre foto.