Ling8

Location Lingotto, Torino.
Cielo cupo

Bellissima la geometria creata dalle nuvole che avvicinandosi oscurano il cielo ..che ben si combina con la geometria del ponte...

Bravo!

C'è una suggestiva assonanza fra l'arco architettonico e il disegno delle nuvole, che si aprono al di sopra di esso proprio a forma di un ulteriore arco, e meglio ancora di un varco.

Proprio questi elementi suggeriscono una lettura metaforica:
l'uomo sul ponte, camminando ramingo, ha di fronte a sé due diverse prospettive: una è rappresentata dall'arco "terreno" e buio, l'altra dal "varco" celeste e illuminato. Sono le alternative di fronta alle quali siamo di fronte quando agiamo e in generale mentre continuiamo la nostra esistenza: la scelta sbagliata e quella giusta, nei termini più schematici, oppure quella che non ci apre nuovi orizzonti e quella che ci dischiude mondi diversi, quella attraverso la quale procediamo ma rimanendo sempre sullo stesso piano e quella che ci solleva e ci fa crescere ecc. ecc.

ma grazie a tutti!!!!

domebomboclat ha scritto:

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Location Lingotto, Torino.
Cielo cupo

Soggetti riusciti al meglio solo le nuvole, ma ripresa proprio errata nell'insieme. Soggetto o...soggetti ?? uomini quasi invisibili e nascosti, se la vai a stampare ti ci vuole almeno un A0. Invece una foto dovrebbe funzionare anche in piccoli formati, i libri dei grandi fotografi riescono a descrivere la forza dei loro concetti che volevano pure con un formato 15X25 cm.

solitoignoto ha scritto:

domebomboclat ha scritto:

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Location Lingotto, Torino.
Cielo cupo

Soggetti riusciti al meglio solo le nuvole, ma ripresa proprio errata nell'insieme. Soggetto o...soggetti ?? uomini quasi invisibili e nascosti, se la vai a stampare ti ci vuole almeno un A0. Invece una foto dovrebbe funzionare anche in piccoli formati, i libri dei grandi fotografi riescono a descrivere la forza dei loro concetti che volevano pure con un formato 15X25 cm.

Mi permetto di dire, solitoignoto, che credo che la tua lettura sia troppo formalistica. L'ideale di assoluta chiarezza e limpidezza dell'immagine non deve essere inteso in senso assoluto, e infatti i grandi fotografi, che tu citi, non lo hanno inteso così.
Ci sono centinaia di foto, da Cartier Bresson a Giacomelli, in cui ciò che importa è il carattere generale dell'espressione, e in funzione di questo i difetti formali passano in secondo piano, a volte svaniscono.

angelo ha scritto:

solitoignoto ha scritto:

domebomboclat ha scritto:

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Cielo cupo

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Mi permetto di dire, solitoignoto, che credo che la tua lettura sia troppo formalistica. L'ideale di assoluta chiarezza e limpidezza dell'immagine non deve essere inteso in senso assoluto, e infatti i grandi fotografi, che tu citi, non lo hanno inteso così.
Ci sono centinaia di foto, da Cartier Bresson a Giacomelli, in cui ciò che importa è il carattere generale dell'espressione, e in funzione di questo i difetti formali passano in secondo piano, a volte svaniscono.

Si forse io sarò troppo legato ad una concezione classica della fotografia, ma a proposito dei grandi fotografi che te citi dopo di me, le loro immagini funzionano in quanto riescono a far parlare tutti gli elementi nel complesso. Qui, a parte come ho detto una bella sensazione che suscita la parte alta dell'immagine, in basso però vedo troppa confusione compositiva. Ed il sogetto uomo si confonde totalmente con il resto. Il quale può essere anche molto piccolo, ma deve essere facilmente individuabile, sennò se in una fotografia ci si deve andare con la lente, almeno x me non ha senso. Mi viene in mente un esempio in una immagine di Gardin che si intitola Toscana 1965 che ora non posto per rispetto dei diritti d'autore. Ci sono 2 soggetti-persone piccolissimi che camminano in una strada toscana che anche io ho ripreso tempo fa. Ma sono facilmente individuabili nello spazio. Ed è anche quello che cerco di fare io con certi miei scatti dedicati alla solitudine, non tanto degli uomini tra loro ma nel contesto ambientale. Poi è logico che io non sono nessuno, ma almeno cerco di capire quando sbaglio. Mi viene in mente a proposito un altra immagine vista alla mostra il 27 dicembre scorso in cui si scorgeva a malapena una figura di donna camminare nella neve. L'immagine rendeva solo se ci si avvicinava tanto, e secondo me questo è un fatto negativo. Può essere solo un problema di taglio. Poi ognuno la interpreta come vuole, ma ripeto, provate a vedere le edizioni ed i libri dedicati ai fotografi. A volte addirittura in edizione tascabile, e provate a metterci sia questa immagine, sia quella di cui parlo sopra della neve. Beh, risulterà che non si vede nulla in quanto i soggetti umani restano NASCOSTI e non vengono evidenziati nel contesto. Poi può anche essere attraente una costruzione formale generale dell'immagine, non dico certo che questa è una foto brutta in assoluto. Ma che semplicemente non funziona troppo almeno per i presunti intenti del suo autore. Poi ribadisco che io per primo devo imparare tanto a fare foto, ma cerco sempre di attaccarmi a certi canoni ESSENZIALI di base, sennò non si potrà mai distinguere un immagine banale da una invece ben fatta.
Ciauz