San Paolo, 1960.
http://www.kultureflash.net/archive/177/images/header_clean.jpg
Ho sempre amato questa foto. E' difficile spiegare perché le foto di Burri
siano così attraenti: spesso non raffigurano niente di sensazionale.
Credo che molte volte sia la sua capacità a distribuire gli oggetti
nello spazio a renderle affascinanti. In particolare è un fotografo che
sa far parlare i vuoti, o le pause: ama inserirle fra un oggetto e
l'altro, per far "respirare" la composizione e renderla più elegante.
In questo caso, per esempio, si alternano due aree neutre o comunque
secondarie (i grattacieli in ombra) con due zone "parlanti"(la strada e
il tetto con le persone, entrambe illuminate). L'immagine ha quindi la
sua peculiare struttura, un'architettura che è come un discorso in cui
accanto alle parole ci siano le virgole, che segnano le pause.
Oltre a questo è ovvia l'importanza di quelle sagome sul tetto: se immaginiamo la foto senza di esse, perde tutto il suo magnetismo.