WEEK BOOK: "LA CATTEDRALE DEL MARE"

Barcellona, XIV secolo. In tale contesto, verso la metà del secolo, si sonda la vita di Arnau Estanyol, un giovane di povero ceto, che crescerà nella città catalana assieme e, direi, in contemporanea con la maestosa cattedrale, fin quasi alla fine del secolo. Il fascino narrativo di questa opera prima di un avvocato spagnolo, tale Idelfonso Falcones, ci consente di digerire il tomo, di ben 642 pagine in bella brossura, dotata di sovracopertina... ma non spaventatevi: lo prenderete in mano, inizierete a leggere, e non vorrete più smettere, tanto sarete presi dai personaggi e dalla storia.
Protagoniste del romanzo sono le vicissitudini di Arnaud, ma anche il contesto storico della Barcellona del tempo, colpita dalla "peste nera" che dilagò in tutt'europa, flagellata dalla santa inquisizione, ma al tempo stesso più viva che mai, grazie alla sua propensione al forestiero essendo città portuale di scambi e di commerci, dove religioni, popoli e culture si incontravano e, spesso, si scontravano. Qui i matrimoni erano combinati, ma l'adulterio vedeva punita vrutalmente solo la donna; la città si professava cattolica, ma erano gli ebrei a gestire la maggioranza dei commerci; le vecchie istituzioni medievali erano sempre più spesso soverchiate dalle Corporazioni e dai commerci, che facevano sì che ricchi banchieri e maestri costruttori o d'ascia, acquisissero sempre più un potere politico e un dominio sociale.
E' un vero è prorio "romanzo d'appendice" - come si usava una volta, modello "Domencia del Corriere" - ma certo queste citazioni non possono cogliere l'attenzione di chi, giovane come voi, non è nato in tempo per capire di cosa stò parlado (... a dire il vero neanche io ho fatto in tempo, però sono andatonelle bibilioteche a vedere qualche numero conservato lì....).
In questo libro molti vedono "I pilastri delle Terra" di Ken Follet, e forse è pur vero. Io ad esempio lo paragonerei anche, per certi aspetti, a "Il Conte di Montecristo" del buon Dumas.
Ritengo che un avvocato come idelfonso Falcones, peraltro quasi mio coetaneo, aariva alla sua opera prima credo con qualche buon anno di riflessione e con una buona decina di "bozze" nel cassetto: troppo fluido il racconto; troppo ben messa la stesura dei fatti, l'intercalare delle descrizioni e tutti i particolari che si intrecciano con la storia. Ma questo non è una critica, semmai un plauso. Se tutti fossimo bravi così a fotografare............. ciao ciao Toscani!!!!!
Concludo con alcune note sull'autore, come detto alla sua unica opera (sino ad ora): Ildefonso Falcones è nato nel 1959 a Barcellona, dove vive con la
famiglia ed esercita la professione di avvocato con specializzazione in
diritto civile. Questo è il suo primo romanzo, ma lui dice di averlo riscritto nove volte prima che una casa editrice, la spagnola Grijalbo,
accettasse di pubblicarlo. Il romanzo ha venduto milioni di copie in tutto il modo (risale al 2006). In Italia sono disponibili 2 versioni, entrambe di Longanesi: la versione normale ad € 18,60 - quella più grande con illustrazioni (ce l'ho!) a 24,00 €.
Buona lettura!!!

Bella la tua presentazione Vispo!!
...ma quanto mi hai fatto cecareeeeeeee!!!
Io già lo sono molto..mi vuoi completamente non vedente??

Bella recensione, il libro l'ho regalato a mio zio questo Natale!
LauraB, ti dò un trucchetto:
Se i caratteri di una pagina ti sembrano troppo piccoli prova a pigiare contemporaneamente i tasti CTRL e +...allo stesso modo per rimpicciolire CTRL e -

Grazie!!!

Jacopo ha scritto:

Se i caratteri di una pagina ti sembrano troppo piccoli prova a pigiare contemporaneamente i tasti CTRL e +...allo stesso modo per rimpicciolire CTRL e -

Funziona! (mi sono mezza accecata pure io per leggere la recensione; la prossima volta mi troverò preparata!)

Veronika ha scritto:

Funziona!

...ragazzi che dispensatore di chicche che sono!

Grazie a tutti dei compli.Torno solo ora da fuori Pg e mi ha fatto molto piacere leggervi.
CECATEVE quanto siete gentili !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chiedo scusa a Laura per il brutto, anzi no, il piccolo carattere, non lo userò più, i promise.
E' che con la fretta non mi ero neanche accorto del settaggio microscopico.
Non mi resta altro che imparare a postare la foto della copertina dei libri..... e, cosa più importante, imparare a rispondere con più celerità ai vs. interessanti interventi.
Alla prossima, Raga!
PS: Ho settato il carattere 18...... vediamo cosa succede ... hi hi