angelo Admin
Numero di messaggi : 2480 Data d'iscrizione : 15.10.07
| Titolo: "Giacomelli sotto-tiro" Dom 18 Mag 2008, 20:36 | |
| E' una foto di cui sarebbe entusiasta H. C. Bresson, perché coglie il "momento decisivo". Comunque, di Giacomelli non va vista la singola foto, ma il gruppo, peché lavorava sempre a un racconto o comunque a un book formato da un insieme di immagini. Nel caso specifico, oltre a questa immagine straordinaria... http://www.mariogiacomelli.it/photo/ospizio/07.jpg ... vi invito a meditare sul lavoro dedicato all'ospizio, di cui questa immagine fa parte: http://www.mariogiacomelli.it/53_ospizio.html | |
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Aurora Amato
Numero di messaggi : 1132 Età : 41 Localizzazione : Perugia Data d'iscrizione : 08.04.08
| Titolo: Re: "Giacomelli sotto-tiro" Lun 19 Mag 2008, 17:06 | |
| Queste foto esprimono la desolazione e l'abbandono. Hanno una capacità espressiva tale da far accapponare la pelle. Tra le foto che preferisco ci sono le foto come queste che immortalano la vita. Nella foto con la vecchina che tira la ciabatta è riuscito a catturare nella sua espressione tutto il suo disappunto ma anche l'impulso di alzarsi dalla sedia ostacolato dalla scarsa agilità e risolto con l'utilizzo di un mezzo alternativo, la ciabatta! Mi ricorda mia nonna, l'ha ritratta stessa posizione che lei utilizzava quando si doveva alzare con fatica dalla sedia: la mano che ne afferra con una morsa stritolaossa il bracciolo della sedia (guai a farci trovare sotto la propria mano: non hanno molta forza nelle altre parti del corpo e sembra che la loro forza si concentri tutta sulla mano che si appoggia o per meglio dire aggrappa a te), una gamba avanzata rispetto all'altra e la posizione del busto un pò sul fianco. | |
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angelo Admin
Numero di messaggi : 2480 Data d'iscrizione : 15.10.07
| Titolo: Re: "Giacomelli sotto-tiro" Lun 19 Mag 2008, 21:06 | |
| Sono contento che ti piaccia questa foto e in generale Giacomelli, io lo considero l'unico poeta (in senso stretto, non generico) della fotografia: per quanto si appoggi, come ogni fotografo, al mondo esterno, ne fa un trattamento che lo "interiorizza", il mondo diventa tutto interno, tutto sentimento lirico, come in Giacomo Leopardi. Non so mica se mi sono spiegato... cercate d'intuire cosa voglio dire guardando le foto. Ad esempio, questa scattata a Lurdes esemplifica il mio concetto: http://www.mariogiacomelli.it/photo/lourdes/10.jpg | |
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| Titolo: Re: "Giacomelli sotto-tiro" | |
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