Ciao.
A chi non li avesse già letti consiglio vivamente due libri che possono essere considerati come un unico racconto organico: "Se questo è un uomo" e "La tregua", entrambi di Primo Levi.
Credo valga la pena di leggere queste opere perchè danno la possibilità di "vivere in prima persona" l'esperienza dei campi di concentramento, cosa che consente di eliminare retorica e demagogia troppo spesso presenti quando si parla di certi argomenti: tutto questo evitando di riportare n ei racconti lamenti o accuse, lasciando parlare i fatti.
Nel primo racconto Levi racconta l'esperienza vera e propria del lager nel quale era stato deportato nel1944. Esamina con lucidità tutti i meccanismi che portano i prigionieri ad alienarsi dalla condizione di uomo: da questa alienazione la domanda che fa da titolo al libro.
Nel secondo, invece, narra dell'interminabile viaggio che riporterà l'autore, dopo numerose esperienze ed incontri, nella sua città natale: Torino.
Credo sia proprio in questo libro che maggiormante lo scrittore evidenzi i segni incancellabili dell'esperienza vissuta, segni che accompagneranno lui e tutti i prigionieri per tutta la vita.