Marie Antoinette

Ieri sera m'è capitato di soffermarmi sul film del 2006 Marie Antoinette, di Sophia Coppola, sulla vita dell'ultim regina di Francia.
Innamoratomi di questa regista grazie a Lost in Traslation, ho seguito con curiosità un film che poteva preannunciarsi pesante, visto l'argomento.
E invece non sono rimasto deluso. Il film, che ha vinto l'oscar per i migliori costumi, è una visione fuori dagli schemi della vita della giovane regina, di cui non vengono messi in risalto solo il lusso sfrenato e i costumi non troppo popolari, ma anche le difficoltà di inserimento nella corte francese (era di origine austriaca) e le costrizioni sofferte nella austera vita di corte.
Molte scelte della regista rendono vitale ogni scena: immagini veloci, quasi a fotogrammi, silenzi con espressioni eloquenti, inquadrature e spostamenti di telecamera volutamente imperfette, così da rendere proprio l'idea di essere uno spettatore all'interno della scena. Il tocco finale, una colonna sonora con l'alternanza di rock, pop, e musiche del 700..
Un bel film, in cui lo stile della regista risulta inconfondibile.
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=36167

Di Sofia Coppola ho visto solo "Il giardino delle vegini suicide" (http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=29241), che secondo me è molto bello. Fra l'altro ha una colonna sonora bellissima, degli Air, che sono uno dei miei gruppi preferiti. Inoltre credo evidenzi la capacità della Coppola di raccontare l'adolescenza e far recitare gli adolescenti senza snaturarli, un po' come era per i bambini e Truffaut.
Ora mi incuriosisce il film di cui parli, che mi era sfuggito quando uscì...

Esco dal coro e vi confesso la noia mortale che mi hanno procurato "Lost in traslation" e "Il giardino delle vergini suicide", scusate ma secondo il mio modesto parere la ragazzetta (parlo di Sofie Coppola) ancora aveva molto da lavorare.
Le idee c'erano e anche i temi scelti non erano male per niente, ma non aveva ancora trovato uno stile suo, da sviluppare e sfruttare, per esprimere al meglio i propri pensieri...
Cosa che invece si comincia a intravvedere in "Marie Antoniette", infatti ho apprezzato questo film che racconta in maniera drammatica la (non)esistenza della donna Marie Antoniette, tralasciando quasi sullo sfondo la regina Marie Antoniette.
Lavorare (ed avere un padre che si chiama Francis Ford Coppola) da i suoi frutti....

Considero "Lost in Translation" uno dei migliori film che io abbia mai visto. E' un'opera ispirata, realizzata con uno stile sublime. Una lezione di cinema condita da una prova superlativa da parte dei due interpreti.
Un viaggio all'interno della solitudine e dell'amore (se di amore si può parlare...) che forse non capirò mai appieno. La delicatezza nel descrivere situazioni nelle quali un incontro inaspettato può cambiarti la vita. Silenzioso, divertente, scritto alla grande e realizzato ancora meglio.
Questo film è una schicchera (un "colpo" è troppo vistoso e pacchiano) al cuore...

anche a me lost in traslation ha fatto questo effetto...è vero anche che la maggior parte delle persone con cui ne ho parlato mi hanno dato risposte simili a quella di Bufy..