Ciao Ale e complimenti per continuare a proporci dei Books, impegno assai più oneroso, rispetto alla pubblicazione della sungola foto.
L'idea centrale del tuo lavoro mi piace, e anche l'uso che spesso hai fatto di una limitata profondità di campo.
Il problema principale del lavoro, secondo me, è la luce: quasi sempre piatta. Per conferire un po' di fascino a questi attrezzi serviva una luce che li "tornisse", disegnasse chiari e scuri, e qualche ombra chiusa non ci sarebbe stata male.
Un vecchio capanno, illuminato omogeneamente e senza ombre "importanti", non sa di vecchio capanno, di luogo logoro e impolverato, ma di laboratorio.
Comunque interessanti alcune inquadrature e la scelta di alcuni soggetti (i chiodi, per esempio).