Quello che fu...

Credo che questa foto non scaturirà commenti però mi andava di postarla perchè questa valvola fa parte di un'altra delle mie passioni...

Bella la foto...ma che cosa è???

è una valvola... in questo caso è una valvola di un amplificatore radio, però questà era in tutte le radio vecchie.. prima ancora dei transistor...
va bè basta , altrimenti sembra di star in un forum di elettronica o di radioamatori .

Bene Simone. Dato che le valvole sono veramente oggetti affascinanti (bellezza dell'oggetto + fascino di una tecnologia ai più estranea + fascino del "vecchio" - eppure in moltissime applicazioni sono ancora usate), allora perchè non provare a renderle omaggio nel suo vero ambito?
Sarebbe molto bello poter vedere una valvola accesa, nel buio assoluto, illuminata solo dalla luce rossa del suo filamento. Le valvole di amplificazione tipo questa (mi sembra una EL50) durante il funzionamento emettono una luce bluastra, (elettrica nel vero senso della parola). E' il flusso di elettroni che fluiscono dal catodo all'anodo della valvola stessa.
Se avete un finale di potenza a valvole, mettete il vostro brano preferito, al buio. Alzate il volume al massimo ed osservate...
Quindi: nero assoluto, giallo/rosso del filamento, blue elettrico.
Difficle da realizzare ma potenzialmente interessante.....
Un caro saluto.
Brian.

eheheh grande brian.. è una el519 questa emette un colore rossastro...

dorei aprire una delle 2 radio d'epoca che ho e fargli una foto da accese..
potrebbe prendermi voglia è!!

si per me son romantiche, soprattuto per la storia che hanno...
solo uno fissato come me pure con le radio e le radiocomunicazioni può capirmi credo

saluti simone

Una piccola ulteriore aggiunta...c'è tutto un mondo dentro quel bulbo di vetro. Pieno di fascino, di voci, di vita. Lingue sconosciute appena comprensibili a causa del rumore e delle interferenze. Onde medie, onde corte, onde lunghe. Il mondo a portata di mano reso più affascinante dal sentire e non vedere. L'immaginazione e la fantasia a chiudere il cerchio. Radio Londra, Radio Praga, Radio Mosca....
The Queen con il loro brano Radio Gaga.
Tutto era accompaganto dalle fioche luci di quei tubi caldi.
Simone, immagino quinid tu conosca anche quel bellissimo tipo di valvola che era stato soprannominato "Occhio magico" e serviva a vsualizzare le condizioni di sintonizzazione di una stazione radio? Un rettangolo verde elettrico che si allargava o stringeva in funzione della sintonia sul canale....
Qui Eidos potrebbe venire in aiuto.
Angelo potrebbe farsi portavoce presso i referenti della Provingia/Regione del fatto che, per fini esclusivamente culturali e per la crescita del gruppo fotografico, è assolutamente indispensabile equipaggiare il gruppo Eidos stesso con un sistema di amplificazione high end valvolare (per intenderci quelli da 5000E in su) più tutto il necessario (casse "esoteriche", lettori di altissima qualità ecc.).
Questo naturalmente potrebbe estendersi ad altri aspetti della fotografia: le lezione di reportage, per esempio, perchè non farle direttamente, che so, a Cuba?

Un caro saluto,

Brian.

Condivido completamente. Il fascino di un mondo che è parte della storia.
Le radio dei nonni le usavo proprio per sintonizzarmi (adesso lo faccio con quelle tradizionali, ma non è la stessa cosa) su quelle stazioni "oltre il ocnfine dell'impero".
Radio Praga e Radio Mosca, con le loro lingu eimpossibili. E poi, ad una certa ora, la trasmissione in Italiano. Lo stesso per BBC e Radio America.
Il mondo diviso in due anche dopo la caduta del muro. Gli stessi avvenimenti storici visti in maniera completamente diversa. Radio Tirana era una cosa assurda, indescrivibile.

Non conoscevo la EL519. Mi piacevano le EL84, e le EL35 quelle usate per i finali dei sistemi di amplificazione. Poi, come al solito, ho perso il filo. Ma l'amore rimane. E comunque questi oggetti, a parte i sistemi di amplificazione high end, sono ancora fortemente presenti in molti settori proprio per alcune delle loro peculiarità fisiche.
Un saluto,

Walter

[quote="brian"]Condivido completamente. Il fascino di un mondo che è parte della storia.
Le radio dei nonni le usavo proprio per sintonizzarmi (adesso lo faccio con quelle tradizionali, ma non è la stessa cosa) su quelle stazioni "oltre il ocnfine dell'impero".
Radio Praga e Radio Mosca, con le loro lingu eimpossibili. E poi, ad una certa ora, la trasmissione in Italiano. Lo stesso per BBC e Radio America.
Il mondo diviso in due anche dopo la caduta del muro. Gli stessi avvenimenti storici visti in maniera completamente diversa. Radio Tirana era una cosa assurda, indescrivibile.

...una stanza buia, un uomo, un apparecchio per me pieno di misteri. Una finestra che si apre sul mondo sconosciuto, sul mondo nascosto nei seminterranei a ricopiare a mano gli scritti, a diffondere 'oltre il confine' le testimonianze, i pensieri, a rimandare sempre 'oltre il confine', ma in direzione opposta, i segnali di speranza, il profumo della libertà...

...vedi, Simone, hai postato questa foto credendo che non avrebbe ricevuto nessun commento, ed invece lei con la sua luce tenue è stata a creare un ponte che collega il mondo della storia, della letteratura, della fotografia e ci offre la possibilità di confrontare come divergono gli stessi eventi visti da un radioamatore, da un appasionato della letteratura, da una bambina cresciuta con il tintinnio dei mazzi delle chiavi nelle orecchie, da un insegnante universitario della storia dei paesi dell'Europa medioorientale...


Il che mi ricorda che la mostra di Koudelka sta per finire, sicuri che ce la facciamo sfuggire???

brian tu mi stupusci davvero!
hai colto in pieno le mie emozioni...
ma sai quante volte sono stato e tutt'ora mi capita di star in radio la notte per collegar paesi lontani....
a parte questo un grande fascino mi da il materiale radiantisco d'epoca...

vi lascio un link di un mio sito...

http://iz0jxg.altervista.org

nessa sezione collezione c'è qualcosa che riguarda qusto argomento.
Non vorrei divagare troppo, siamo sempre in un forum di fotografia..
ma la fotografia suscita pure ricordi, pensieri, stati d'animo... di una intera vita...
quindi si può collegare a tutto...

La fotografia "E'" ricordi, pensieri, stati d'animo, progetti, visioni, filosofia, bellezza, eros.
Così come la letteratura, che è ben altro da una ottima conoscenza della grammatica, la pittura che non è l'ottimizzazione geometrica di uno strato di fluido su una superficie....e così via in quel bellissimo dualismo che ogni attività umana presenta. Materialità ed aspetti concettuali associati ed intrisi a questa.

Un saluto,
Brian.

veronika ha scritto:

....Il che mi ricorda che la mostra di Koudelka sta per finire, sicuri che ce la facciamo sfuggire???

Sono molto bravo a farmi sfuggire le cose....
Sta per iniziare un periodo un pò "pieno", quindi difficilmente potrò esserci, ma se mi dai qualche notizia mi farebbe comodo
Di Koudelka mi piacerebbe moltissimo vedere dal vivo la foto "L'angelo" (non so se la conosci. Se comunque la vedi, sappi che non riuscirai più a fotografare alcun angelo, perchè non si potrebbe mai fare quello che lui ha fatto. Mi è successo proprio questo.).

Un saluto,
Brian

brian ha scritto:

veronika ha scritto:

....Il che mi ricorda che la mostra di Koudelka sta per finire, sicuri che ce la facciamo sfuggire???

Sono molto bravo a farmi sfuggire le cose....
Sta per iniziare un periodo un pò "pieno", quindi difficilmente potrò esserci, ma se mi dai qualche notizia mi farebbe comodo
Di Koudelka mi piacerebbe moltissimo vedere dal vivo la foto "L'angelo" (non so se la conosci. Se comunque la vedi, sappi che non riuscirai più a fotografare alcun angelo, perchè non si potrebbe mai fare quello che lui ha fatto. Mi è successo proprio questo.).

Un saluto,
Brian

Allora siamo in tanti ad essere bravi a farci sfuggire le occasioni tra le dita...
Di questa mostra ne abbiamo già tanto parlato, se vedi nella sezione 'eventi fotografici', vedrai che siamo stati pure bruttalmente illusi che la mostra era stata allestita a Roma, tanto meglio raggiungibile...
Ogni volta che la ripenso sento una vocina che mi dice 'non puoi non andarci, non te la puoi perdere, non puoi, non puoi...';
la realtà è che il tempo sta per scadere; per me l'ultima speranza svanisce una volta passato il w.e. del 23 -24.8....poi penso a quanti soldi buttiamo per delle cose inutili, quanto tempo sprechiamo perchè ci organizziamo male; mi sento poco sincera a dire che mi sono persa una mostra di Koudelka perchè non avevo i soldi, perchè non avevo il tempo...

Questo è il link su una presentazione della mostra:
http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=24397&IDCategoria=1

(L'Angelo non ci sarà)
(l'ho visto)
(non ho parole)
(non posso dire che non fotograferò più nessun angelo, perchè non potrei mai farlo come ha fatto Lui)
(vorrebbe dire che in un certo modo mi sto paragonando a Lui)
(Lui è il Maestro)
(il suo Angelo veglierà con il suo viso triste e fragile sul nostro amore per la fotografia)

Questo week end sarò all'estero fino a mercoledì, quindi non mi sarà possibile.
Sono d'accordo con te su quanto sia facile disperdere energia e tempo per piccole cose che non valgono quanto altre che
invece ci facciamo passare sotto il naso.
Koudelka ne è un esempio. E' uno dei fotografi che preferisco in assoluto e non ho libri, non ho visto mostre, niente.
Solo Internet, discussioni con qualche amico, letture su giornali.
Grazie comunque delle informazioni.
A presto,
Brian