Una fiaba stupenda, uno dei miei libri preferiti
"C'era un gran rumore negli universi. Generazioni di
stelle nascevano e morivano sotto lo sguardo di telescopi
assuefatti, fortune elettromagnetiche venivano dissipate in
un attimo, sorgevano imperi d'elio e svanivano civiltà
molecolari, gang di gas sovreccitati seminavano il panico,
le galassie fuggivano rombando dal loro luogo d'origine, i
buchi neri tracannavano energia e da bolle frattali
nascevano universi dissidenti, ognuno con legislazione
fisica autonoma.
Ovunque si udiva il grido angoscioso di schegge,
brandelli, filamenti, scampoli, frattaglie chimiche e
asteroidi nomadi che cercavano invano l'intero a cui erano
uniti fino all'istante prima. Era un coro di orfani e
profughi spaziali, in fuga verso il nulla con un muggito di
mandria terrorizzata.
Fu in questo scenario di divorzio universale che un
giovane ardito atomo di ossigeno si slanciò dal trapezio
della vecchia molecola per volare verso un nuovo trapezio,
dove lo attendeva un atomo di idrogeno per una nuova
eccitante combinazione. Ma, dopo un triplo salto mortale,
l'atomo acrobata mancò per un nonnulla le braccia protese
dell'idrogeno-porteur, e precipitò nel vuoto sidereo con un
urlo angoscioso.
L'atomo di ossigeno era il nipotino preferito di una
gigantesca stella Supernova che, impazzita per il dolore,
puntò la sua massa contro una piccola galassia lenticolare,
e già si attendeva il lampo e lo schianto di un miliardo di
stelline, quando improvvisamente si fece un gran silenzio.
Tutto nei cieli si fermò."