Ciao And.
I tuoi interventi sono interessantissimi, pieni di notizie che spesso non conosco.
Difficile parlare di Sergio Leone, eppure vista la ricorrenza è giusto rendergli omaggio.
Fra le tanta cose che si potrebbero dire, vorrei sottolineare che i suoi film sono innanzitutto capolavori "visivi". Moltissime scene famose, anche alcune di quelle che ci hai proposto, sono sorrette da pochi brandelli di dialogo: a fare la differenza è la maestria nelle inquadrature e nel montaggio (per il montaggio la scena finale del "Buono, brutto e..." è esemplare).
L'utilizzo dei dettagli dei volti non era mai stato così insistito come con questo regista, ma in generale tutta la "messa in scena" è sempre bellissima, così come l'uso del paesaggio (che spesso non era l'America, ma la Spagna o altre zone geografiche camuffate).
L'influenza di questo modo personalissimo di girare, fra gli altri casi citabili, è evidente in Kill Bill di Tarantino, che ha un forte debito verso il regista italiano.
Un altro elemento assolutamente sbalorditivo e l'unione delle immagini con la musica di Ennio Morricone. Rare volte si è vista una simbiosi così naturale fra regista e compositore. L'insieme fra musica e immagini è così suggestivo che non c'è bisogno delle parole.
Non ci sono molti altri casi di film in cui si raggiunga questo risultato, questa unione quasi magica fra suono e immagine (penso a "2001 odissea nello spazio" di Kubrick o ad "Arancia meccanica" dello stesso).