Amore e solitudine.

Dia sensia 100.

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solitoignoto ha scritto:

Dia sensia 100.

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Molto bello questo scatto che però non mi trasmette il senso di solitudine...
ma serenità...

La fine del pontile è la metafora di una vita di coppia passata amandosi e aiutandosi reciporcamente, affrontando con serenità il tempo che passa....senza temere la morte ma forti di ciò che si è vissuto e costruito insieme..

LauraB ha scritto:

solitoignoto ha scritto:

Dia sensia 100.

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[img]

Molto bello questo scatto che però non mi trasmette il senso di solitudine...
ma serenità...

La fine del pontile è la metafora di una vita di coppia passata amandosi e aiutandosi reciporcamente, affrontando con serenità il tempo che passa....senza temere la morte ma forti di ciò che si è vissuto e costruito insieme..

Grazie 1000 x il prezioso commento

Uno scatto classico. La solitudine però non ce la vedo proprio, c'è gente più sola a 20 anni di quella coppia di anziani
Ciao

Ste ha scritto:

Uno scatto classico. La solitudine però non ce la vedo proprio, c'è gente più sola a 20 anni di quella coppia di anziani
Ciao

Ciao grazie del commento. Ma ame interessa non la solitudine TRA i soggetti persone, ma NEL contesto dove essi stanno. Infatti in certi miei scatti come questo, cerco di inserire persone in ambienti in cui non c'è altro di soggetti umani.
Per fare questa foto ho dovuto attendere circa mezz'ora in quanto ogni tanto nel campo visivo passava qualcuno, ed invece io volevo tutto quello spazio vuoto. La stessa cosa per la coppia nel cammino che porta ad Assisi, stesso concetto, ambiente ampio e vuoto con soggetti all'interno.
Questo per quanto riguarda il mio primo periodo, poi oggi mi interessa un altro tipo di concetto in fotografia, cerco di imparare in special modo da Doisneu e Bresson, i quali comunque non disdegnavano neppure loro il concetto della solitudine dell'uomo nel suo ambiente. Mi vengono in mente 2 esempi, che si possono anche vedere sul web.
Di Doisneau la foto Au Bon Coin, oppure quel capolavoro che è Il Branco, in cui una donna ed il suo passeggino, 2 ombre che vagano in mezzo ad una selva di auto, sono l'espressione massimo di tutto ciò.
Di Gardin penso a Hyères, in cui un uomo in bicicletta descrive e sottointende forme geometriche dell'ambiente ( le scalette ).
Ciao

solitoignoto ha scritto:

Ste ha scritto:

Di Gardin penso a Hyères,
Ciao

Volevo dire Bresson e non Gardin, scusate.