Due capolavori a confronto

Vorrei confrontare insieme a voi due interpretazioni dello stesso tema: la cacciata dal paradiso terrestre, con l'angelo che "scaccia", appunto, Adamo ed Eva dopo il peccato originale.
La versione più recente è quella celeberrima affrescata da Michelangelo sulla Cappella sistina, agni inizi del 500 (immagine in alto a sinistra), l'altra è di Masaccio, si può ammirare fra gli altri affreschi della cappella Brancacci a Firenze, datati fra il 1422 e il 1428.
Quasi identico è lo schema compositivo (si vede che Michelangelo conosceva bene Masaccio), comune ai due pittori la volontà di resa plastica delle figure, eppure l'interpretazione è molto diversa, e ognuno può scegliere fra le due versioni quella che preferisce.
Secondo me la lettura di Masaccio dell'episodio biblico è più profonda di quella di Michelangelo. Ambedue riescono ad esprimere il terrore dei protagonisti, la paura e il dramma dell'episodio. A guardar bene, però, Michelangelo è concentrato sul "momento", Adamo ed Eva sembrano spaventati soprattutto da quello che sta accadendo loro in quell'istante: la spada dell'angelo che li minaccia da vicino, l'abbandono appena avvenuto del paradiso terrestre.
invece Masaccio ci presenta i due personaggi che già pensano all'avvenire, al dramma ben più profondo di ciò che li attende. La spada dell'angelo è lontana, ed essi nemmeno la guardano. Non stanno pensando a quel preciso momento: Adamo ha il volto coperto dalla vergogna e dalla disperazione, Eva ha il volto trasformato dalla consapevolezza che ormai per loro tutto è cambiato: guadate i lineamenti, ridotti a cavità quasi informi, da anticipare l'espressionismo novecentesco.
Insomma in Michelangelo c'è la rappresentazione magistrale di un momento drammatico, in Masaccio di un dramma che è esteso nel tempo e nello spazio: è il dramma della vita stessa, e proprio per questa profondità nel tempo e nello spazio diventa il dramma di tutta l'umanità, diventando Adamo ed Eva i simbili di ogni uomo e donna.
Voi quale preferite?

l'opera di Masaccio mi colpisce di più.
Non sembrano superuomini come i muscolosi figuri di michelangelo, ma due persone affrante, piegate dal senso di colpa..

scafroglia ha scritto:

l'opera di Masaccio mi colpisce di più.
Non sembrano superuomini come i muscolosi figuri di michelangelo, ma due persone affrante, piegate dal senso di colpa..

Hai aggiunto un elemento fondamentale: in Masaccio il senso di colpa è evidente, non c'è solo la paura dell'avvenire, ma la consapevolezza straziante di aver tradito Dio.