Il libro...

Alle volte riprendo i libri che ho già letto e ne rileggo qualche brano, i punti che mi sono piaciuti. Oggi ho ripreso il libro della Yoshimoto, letto da poco, e rileggere questo brano mi ha fatta tremare e soffrire
"...Aver perso Hitoshi mi faceva male. Mi favceva troppo male. Quando
eravamo abbracciati, conoscevo parole che non erano parole. Mi sembrava
straordinario stare così vicini a qualcuno che non erano i genitori,
qualcuno diverso da me, un altro. Nel perdere le sue mani, il suo
petto, sentivo di aver toccato quello che nessun uomo vorrebbe mai
conoscere, la disperazione più atroce che un uomo possa mai incontrare.
Ero triste, di una tristezza atroce. Ecco, ho toccato il fondo, pensai.
Se riesco a superare questo momento, se arriva il mattino, sicuramente
succederà qualcosa di bello, qualcosa che mi farà fare una grossa
risata. Se solo nascesse la luce. Se arrivasse il mattino..."

IL GATTOPARDO

Mi è ricapitato tra le mani questo libro, non l'ho letto alle superiori come ci avevano consigliato ma solo qualche mese fa e forse è meglio così perchè l'ho apprezzato di più.
Ogni volta che dovevo leggere un libro forzatamente non mi attirava.

Ma lo sapete che Vittorini ne ha rifiutato la pubblicazione ed è stato pubblicato solo postumo da Bassani nel 1958 riscuotendo un successo enorme! Alcuni lo individuano come il romanzo che segna la fine della stagione neorealistica italiana e l'inizio di una nuova fase, quindi una tappa fondamentale della nostra recente letteratura.

scivo più post per evitare il solito problema di trovare tutto cancellato alla fine....
Bisogna prima parlare del genere a cui il romanzo appartiene: è un romanzo storico? E' ciò che si pensa al primo acchitto ma in realtà è un equivoco da eliminare se si vuole comprendere appieno l'opera.
Sebbene Tomasi abbia tenuto presente nella redazione del testo di tutta la tradizione narrativa siciliana, egli riduce la vicenda risorgimentale ad una machiavellica operazione della classe dirigente che in extremis si mette all'occhiello la coccarda tricolore, convinta che se si vuole "che tutto rimanga com'è bisogna che tutto cambi". A differenza di Verga, De Roberto, Pirandello, non va ad indagare le motivazioni e le cause del fallimento risorgimentale.

Il fallimento è visto come dimostrazione della sterilità dell'agire umano: gli uomini non sono nient'altro che "mosche cocchiere che si possono soltanto illudere di influire sul torrente delle sorti che invece fluiva per conto suo, in un'altra vallata".
Oltre al tema della sterilitàdell'agire umano vi è il tema del fluire del tempo, del decadere, della morte esemplificato nell'opera in vari modi: la morte di una classe, la classe nobiliare dei Gattopardi che sarà sostituita dalla borghesia affaristisa dei Sedara; Lo ritroviamo ancora nella descrizione del ballo, nella morte di Don Fabrizio, nella descrizione della polvere sulle sue tre figlie e sulle loro cose, ma anche con il ripetuto utilizzo di termini come lutto, funereo.

Bisogna considerare che fra la tradizione del romanzo storico siciliana ed europea di fine '800 e Il Gattopardo è passtao il decadentismo con le sue stanchezze, le sue sfiducie, la sua contemplazione della morte e l'opera di Tommasi arriva proprio in un momento di crisi dei recenti ideali della società italiana: nella descrizione del fallimento risorgimentale si può intravedere in filigrana il fallimento resistenziale.

Spettacolari le descrizioni dei luoghi e dei personaggi, e i dialoghi...
già l'inizio lascia a bocca aperte, la descrzione del rosario pomeridiano, degli abiti, del salone...
Un capolavoro che merita diessere letto

Lo sai che Visconti ha tratto un film da questo romanzo? Ha lo stesso titolo, e c'è una splendida Claudia Cardinale (non solo come attrice...)

certo lo so bene di quale film parli ma non l'ho mai visto se non la parte del ballo proprio per l'intento di leggere prima il libro... ora in effetti lo posso guardare. Mi sembra che anche Tancredi si difendesse bene:D

Io il Gattopardo l'ho letto ai tempi del liceo...ma lo rileggerei volentieri.
Ieri finalmente ieri ho finito di leggere" Mille splendidi soli" di Hosseini e mi sono commossa sul finale:( ! Ve lo consiglio vivamente !!!
Adesso voglio continuare a concentrarmi sulle donne e sulle loro storie...ho iniziato a leggere la storia di una geisha.... è uscito anche un film a proposito...mi sbaglio?

si e del film ne avevo anche parlato sul topic del film più bello....
anche io avevo pensato di leggere il libro dopo aver visto il film che tra l'altro ha vinto l'oscar per la fotografia

Potremmo farci un pensierino per il prossimo cineforum..potremmo scegliere" Storie di Donne" ...

Visto che l'argomento principale del forum è la fotografia, ribadisco il mio consiglio già comunicatovi altre volte:

"La camera chiara"
Roland Barth
Edizioni Einaudi

Secondo me e' il più bel libro sulla fotografia mai scritto! Un discorso sul tempo, la morte, l'irrecuperabilità di ciò che è passato, il ruolo che la fotografia ha in tutto ciò...