La zia oggi è pensierosa...: Commento d'autore di S. Cast.

Mi piace il taglio e la posa ma avrei messo a fuoco entrambi gli occhi.

Bella la foto dell'avatar! Wink

Numero di messaggi : 3012 Localizzazione : Perugia Data d'iscrizione : 23.04.08

Concordo con Aurora.
Ma lo sfuocato è in post produzione?

Direi che c'è da commentare più l'avatear che la foto!!! Molto sensuale! Wink

Nella foto invece mi disturba un pò lo sfocato sull'occhio destro....

Io invece proverei a tagliare a sx, eliminando almeno l'orecchino..
Il seppia ha una motivazione particolare?

Aurora:

Citazione :: Mi piace il taglio e la posa ma avrei messo a fuoco entrambi gli occhi.

Perry:

Citazione :: Nella foto invece mi disturba un pò lo sfocato sull'occhio destro....

Si forse ripensandoci avrei dovuto lasciare a fuoco tutti e due gli occhi, ma ne ho lasciato solo uno perchè mi sembrava rendesse la foto "più pensierosa" Very Happy

LauraB:

Citazione :: Concordo con Aurora.
Ma lo sfuocato è in post produzione?

No no...questa è una delle poche foto che ho meno ritoccato...in postproduzione ho lavorato solo sul contrasto Smile

AlessandroA. :

Citazione :: Il seppia ha una motivazione particolare?

No...realmente no...mi piaceva di più così, solo per questo Very Happy

Una cosa strana però è che vi piaccia di più l'avatar!!! tongue

Sapete che vi dico?? Visto che sono un'amante delle foto strane, posto una foto su Tema libero Wink

dovete dirmi che ne pensate poi eh!!!

Numero di messaggi : 1209 Età : 42 Data d'iscrizione : 16.04.08

molto bella la nitidezza che lascia vedere ogni ruga del viso..che macchina e obbiettivo hai usato?

Scafroglia :

Citazione :: molto bella la nitidezza che lascia vedere ogni ruga del viso..che macchina e obbiettivo hai usato?

Nikon D70s e 50 mm fisso Smile

LauraB ha scritto:: Concordo con Aurora.
Ma lo sfuocato è in post produzione?

mi aggrego alla domanda essendo che me la sono posta in più foto tue!

bella cmq! da proprio l'idea di essere "immersa nei pensieri" Very Happy

Numero di messaggi : 120 Data d'iscrizione : 06.08.08

Il cinquantino mon amour.
Devo ricomprarlo per forza.
Data la ridottissima pdc (avrai scattato immagino a 1.8 o giù di lì) è evidente che c'è uno sfuocato molto importante immediatamente dietro il piano dell'occhio a fuoco.
ciauzz

Citazione :: Il cinquantino mon amour.
Devo ricomprarlo per forza.
Data
la ridottissima pdc (avrai scattato immagino a 1.8 o giù di lì) è
evidente che c'è uno sfuocato molto importante immediatamente dietro il
piano dell'occhio a fuoco.
ciauzz

Esattissimamente Wink

Admin Numero di messaggi : 2480 Data d'iscrizione : 15.10.07

Secondo me l'espressione non è particolarmente riflessiva, non dà l'idea di un completo ritirarsi in se stessi, è questo il problema della foto.

Citazione :: Secondo me l'espressione non è particolarmente
riflessiva, non dà l'idea di un completo ritirarsi in se stessi, è
questo il problema della foto.

Forse una diversa espressione del viso o una determinata postura consona ad una persona che si ritrova immersa nei suoi pensieri come ad esempio una mano sulla tempia o lo sguardo un pò più vago avrebbe reso la foto più indirizzata verso il titolo che le ho dato, ma per me che ho scattato avvicinandomi a mia zia tanto da farla sobbalzare appena dopo aver scattato, mi fa pensare di averla colta. Qualcosa di dolce nei suoi occhi a rispecchiare un dolce pensiero nella sua mente Very Happy

Numero di messaggi : 9 Data d'iscrizione : 09.06.09

La zia oggi è pensierosa...: Commento d'autore di S. Cast. Iaiacopyfh7

A Cinzia da mamma,

Tesoro, forse questa
lettera potrà sembrarti improvvida, nel giorno che definiscono “il più bello
della tua vita”, ma io ritengo che sia responsabilità dei genitori mostrare ai
figli una prospettiva di vita il più possibile, sgombra da illusioni,
aspettative non realistiche, sogni destinati a infrangersi contro le onde
anomale di alterne vicende. E penso che una madre debba assumersi questo
delicato compito nei confronti delle figlie femmine, che per natura, educazione,
condizionamenti sociali sono più sensibili alle “belle favole” e facilmente
proiettano, sugli uomini che le accompagneranno nel corso della vita, film
d’amore e felicità imperitura prive di divenire.

Il divenire, Cinzia,
non viene quasi mai preso in considerazione: non te ne parleranno le amiche,
gli amici, meno che mai le nonne e le zie o tuo marito.

Eppure è tutto quanto
accade. Ogni cosa cambia sempre. Come un fiume cha nasce esile dalla sorgente e
diventa, alla fine, possente e così pieno di sé da doversi scaricare nel mare.
Lungo il suo corso non mostra mai lo stesso aspetto. Ora è un’ansa fitta di
canneti che impediscono la vista, ora è un meandro dove nuotano papere ignare
di gorghi insidiosi, ora una spiaggia ghiaiosa dove i bimbi tirano i sassi.
Così la nostra vita. Quella di tutti

Tu sei un brillante
avvocato, Cinzia, non una maestra come me, con tempo libero al pomeriggio per
accudire i figli. Eppure alcuni aspetti di questo divenire riguarderanno anche
te che da me sei così diversa.

Voglio raccontarti una
storia, come quando eri piccola, ma non ti devi spaventare, perché, come quando
eri piccola, il lieto fine è assicurato.

C’era una volta una
ragazza bellissima, lunghi capelli castani e lunghe gambe per correre, andare
in bicicletta e mettere le minigonne. Un bel giorno questa fanciulla incontrò,
andando all’università, un ragazzo, forse meno bello di lei ma intraprendente e
amabile. La desiderava follemente, l’avvolgeva d’amore, di regali e di baci,
così si innamorarono e si sposarono.

Ebbero due bambini
forti e vivaci come devono essere i bimbi felici.

Il marito, dopo alcuni
anni di matrimonio, non l’avvolgeva più in quella nuvola d’amore perfetto. Non
ne aveva il tempo, perché lavorava duramente. Un giorno chiamo a sé la sua
sposa e le diede in mano tre chiavi che aprivano tre stanze molto speciali. Una
era la stanza delle feste, l’altra la stanza delle amicizie e la terza la
stanza dei bambini puliti, educati e che fanno i compiti. Il marito le disse: ”a
queste stanze devi pensarci tu, perché io ho troppo da fare e sono sempre in
viaggio per lavoro”. La ragazza disse di sì, perché le tre stanze le parevano
belle e attraenti. Però anche lei aveva un lavoro di responsabilità, che la
impegnava molto.

Così cominciò a
barcamenarsi tra il lavoro, le feste da organizzare per rendere la casa felice
e piena di musica e risate, le amicizie da coltivare, persone sensibili e
intelligenti che sapessero illuminare le loro giornate, e i bambini da accudire
perché fossero sempre puliti educati e studiosi.

Negli anni la
fanciulla, diventata donna, si stancò di tanto impegno e si ammalò. Ma siccome
nessuno poteva curarla, perché era solo lei che sapeva come curare gli altri,
imparò a farlo da sola. La sua salute migliorò, ma non tornò mai a essere la
ragazza energica di prima. Tuttavia, con grande sforzo, riusciva lo stesso a
tenere in ordine le tre stanze.

Quando era stanca, si
chiudeva nella sua camera da letto e piangeva. Lo faceva per così tanto tempo
che le sue lacrime, invece di bagnare il cuscino, cominciarono a evaporare e a
formare una nuvola sopra il suo capo.

Il tempo passò e, come
spesso accade, i bambini diventati ragazzi andarono via. Il marito morì perché,
come tutti gli uomini, aveva il cuore grande ma debole e anche lui aveva
faticato tanto nella vita.

La donna, rimasta sola,
chiuse le tre stanze e si mise a piangere nella sua camera da letto. Pianse per
tre anni, perché altro non voleva fare, e la nuvola che stava sopra di lei si
gonfiò e divenne scura.

Allo scadere dei tre
anni, anche la donna morì, perché ormai era anziana e molto stanca. Al suo
funerale, la nuvola diventata nera e pesante scoppiò in un temporale terribile.
I figli della coppia dovettero riparare in casa, insieme agli altri convenuti.

Il giorno dopo, però,
c’era un sole lucente e un’aria dolce e primaverile. I figli uscirono a fare
una passeggiata e non sapevano essere tristi per la morte della mamma. Il sole
li rincuorava, ricordavano solo le sue risate, i giochi con lei, gli abbracci e
le torte che profumavano la casa. Così tornarono alla loro vita di sempre con
il cuore più leggero e una nostalgica lietezza che li accompagnò per sempre.

Così, cara Cinzia,
finisce la mia storia. Non è una fiaba, l’hai capito da sola, ma assomiglia
alla vita quando la vita è piena e felice.

Tanti auguri, adorata

Tua madre

Grazie mille per il commento Simona...ora posso davvero definire completa la mia foto...grazie ancora Smile

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