Che mi dite della classica?

C'è qualcuno che ascolta anche musica classica?
Ultimamente non la amo come una volta, ma intorno ai 14 anni ascoltavo quasi solo quella, quindi la conosco abbastanza bene.
Voi che mi dite? C'è qualche composizione che amate? Vi incuriosisce il genere? Volete qualche consiglio?

Io ascolto la classica.... Il compositore che preferisco è Beethoven e delle sue composizioni ascolto spesso la tempesta, l'appassionata e il chiaro di luna (pezzo, quest'ultimo, che sono riuscita a suonare discretamente per il mio ultimo saggio di pianoforte prima di venire a Pg per l'università e abbandonare gli studi di musica ma bisognava scegliere!)
Queste tre sonate amo ascoltarle da sola, magari un ambiente con luce soffusa, sgombro la testa da ogni pensiero... mi coinvolgono profondamente, è una sensazione difficile da descrivere, bisogna provarla.
Amo anche Schumann e il contrasto interiore che caratterizza la sua opera, mentre in Beethoven si ritrova la lucidità del genio.

è un genere che ancora non ho approcciato...non mi sento ancora pronto...

Io amo molto la musica in generale, soprattutto se strumentale, perchè le note sono universali e sono in grado di farti viaggiare nel mondo delle sensazioni eliminando ogni barriera di lingua e cultura... La musica classica ho cominciato ad apprezzarla i primi anni di università perchè avevo un'amica patita di Mozart. A me piace molto Bach, Chopin, Beethoven, e naturalmente Mozart...
Angelo, se mi consigli qualcosa non puoi che farmi piacere..sono tutta orecchi!

Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh....Chopin...............
(tra l'altro frase di snoopy in una striscia dei peanuts..qualcuno se la ricorda? )

Complimenti per i gusti, tutte cosette interessanti.

Io vorrei consigliarvi un ascolto, ci ho pensato un po' perché non volevo buttarlo lì tanto per fare qualcosa...
Visto che molti di voi hanno la passione per la musica rock o comunque contemporanea, ho scelto di presentarvi una composizione che, pur se eseguita la prima volta nel 1913, è di una modernità sconvolgente, e i cui suoni, ritmi, caratteri espressivi non assomigliano di certo ai classici dell'ottocento e ancor meno alla musica anteriore.

Si tratta della "Sagra della primavera" di Igor' Stravinskij
Il compositore russo la compose come accompagnamento sonoro di un balletto (siamo nella Parigi dei primi del secolo, quando la capitale francese ospitava contemporanemente Picasso, Matisse, Debussy, Satie, R. Strauss, Modigliani, Prokof'ef e appunto l'impresario Sergey Djagilev, che accoppiava musicisti e scenografi per dar luogo ai suoi balletti).
Fin dalle prime rappresentazioni, i vari scenografi che si accostarono alla "Sagra" si lamentarono sempre, perché la musica scritta da S. era talmente potente, impetuosa, originale, compatta che i ballerini e qualsiasi scenografia possibile scomparivano passando totalmente inosservati, schiacciati da suoni massicci come carri armati.
La musica rappresenta, secondo le parole del compositore: "la primavera che ridiscioglie le fonti della vita, congelata nel lungo irrigidimento invernale". La "Sagra" è un affresco della russia pagana o preistorica, dei suoi riti, di una natura vista ancora come forza ancestrale, perché l'uomo "non vi appare ancora visitato dalla luce dello spirito ed è anch'egli nient'altro che nuda natura" (Massimo Mila).
Una primavera infinitamente lontana dall'immagine aggraziata a cui ci ha abituato molta tradizione pittorica, ed è vero che, come continua Massimo Mila a proposito delle sonorità della "Sagra": "tutto quell'insieme di scoppi, si scricchiolii, di spaventosi fragori tellurici, come se la terra in doglie si spezzasse ed un cataclisma ne trascinasse interi blocchi, può anche venire inteso come la messa in moto d'un gran meccanismo di stantuffi e di leve".

Se vi siete incuriositi, cercate una versione diretta da H.V.Karajan.

Igor' Stravinskij ritratto da Arnold Newman:

Credo che Strawinskji sia uno dei veri geni del XX secolo!
A parte la "Sagra", che anch'io amo particolarmente, segnalo anche "L'Histoire Du Soldat": ci sono pagine e passaggi di assoluto genio!
In generale penso che S. sia il coronamento del percorso tonale della musica: senza complicarsi la vita con serialità, dodecafonia (troppo concettuali e troppo poco "musicali"!), è riuscito a rivoluzionare anche il modo di ascoltare, oltre che di comporre e di eseguire.

Mi permetto, in questa sede uno dei pezzi che veramente mi "sdraia": la "Serenata per Archi" di Antonin Dvorak: questo v'invito veramente ad ascoltarlo!


Franco

Bfreak ha scritto:

Credo che Strawinskji sia uno dei veri geni del XX secolo!
A parte la "Sagra", che anch'io amo particolarmente, segnalo anche "L'Histoire Du Soldat": ci sono pagine e passaggi di assoluto genio!
In generale penso che S. sia il coronamento del percorso tonale della musica: senza complicarsi la vita con serialità, dodecafonia (troppo concettuali e troppo poco "musicali"!), è riuscito a rivoluzionare anche il modo di ascoltare, oltre che di comporre e di eseguire.

Mi permetto, in questa sede uno dei pezzi che veramente mi "sdraia": la "Serenata per Archi" di Antonin Dvorak: questo v'invito veramente ad ascoltarlo!


Franco

Come sono felice che nel forum ci sia qualcuno che ama Stravinskij!
Hai perfettamente ragione, "L'istoire" è una composizione interessantissima, e si può aggiungere "Petruska", sempre degi stessi anni.

Invece non conosco la "serenata" di Dvorak, ma me la procurerò perché il suo concerto per violoncello e orchestra è meraviglioso...