Un quadro che vi piace!

Il campo di grano con volo di corvi è l'opera di Van Gogh che preferisco.... è delirio allo stato puro

è vero, quando l'ho vista ad amsterdam non sapevo se pèiangere o staccarla e portarmela via...si vedono le spatolate di colore spesse 2 centimentri che sembrano vive...anche il bacio di klimt dal vivo è bellissimo, l'oro di klimt con la luce reale crea degli effetti incredibili

Aurora Amato ha scritto:

Questo è uno dei miei quadri preferiti
Jacques-Louis
David, La morte di Marat, 1973, olio su tela, Bruxelles,
Musée Royaux des Beaux-arts de Belgique.

I geni si parlano, a distanza di secoli continuano a parlarsi, a scambiarsi idee, a omaggiarsi, a pensarsi.
Caravaggio riprende e riformula il braccio penzoloni inventato da Michelangelo, David lo ripropone citando Caravaggio.
Sono tre pittori di epoche e modi d'intendere l'arte diversi, ma fra di loro si capiscono bene...

Io adoro Burri... questo è uno dei suoi sacchi, che all'apparire provocarono addirittura un'interpellanza parlamentare affinché fossero tolti dalla galleria nazionale di Roma.
Oggi sono in tutti i musei più importanti del mondo... lungimiranza dei nostri politici! Possono piacere oppure no, ma che c'entra il parlamento?

"la notte stellata di Van Gogh" è il mio quadro preferito e mi sarebbe tanto piaciuto inserire l'immagine, ma non so come si fa... potete spiegarmelo per favore?

ho trovato le istruzioni!!!

ecco il mio quadro


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un altro quadro che mi piace è quello di Munch

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perchè certi giorni mi sento proprio come un urlo in cerca di una bocca

anche se ormai è un'immagine inflazionata, è una delle più efficaci rappresentazioni dell'inquietudine della società moderna...e infatti tutti ogni tanto ci riconosciamo in essa..sigh:|

Come scritto nel sito da cui l'ho presa, "Saturno che divora i figli, fa parte del ciclo di dipinti detto “le pitture nere della Quinta del Sordo” che Goya realizzò negli ultimi anni della sua vita sulle pareti della sua casa (la Quinta appunto) presso il fiume Manzanarre. Sono dette pitture nere perchè le tinte dominanti sono estremamente cupe e i temi affrontati altrettanto. Di tutte forse propria questa in particolare è quella più terrificante e orrifica, ed è ripresa dal mito greco di Crono, per i romani Saturno. Quest’ultimo, padre di Zeus, regnava sul mondo, ma siccome gli venne predetto che uno dei suoi figli lo avrebbe detronizzato per sostituirsi a lui, prese la decisione di divorarli. Si salvò soltanto Zeus, che avrebbe poi realizzato la profezia".

Aggiungo che l'espressione "Quinta del sordo" si riferisce al fatto che il pittore, a causa di una grave malattia, negli ultimi anni della sua vita diventò appunto quasi completamente sordo.

Quanto al quadro, che ho potuto ammirare dal vivo a Madrid, credo che sia uno dei capolavori più impressionanti della storia della pittura. E' stato dipinto nel 1821-23, un secolo prima che irrompessero sulla scena culturale gli espressionisti tedeschi, sia pittori che cineasti, eppure di fronte alle opere di questi ultimi il Saturno di Goya grandeggia per la tecnica di una modernità sconvolgente (niente naturalismo, pennellate crude e visibili sulla superficie, eliminazione di ogni dettaglio descrittivo in funzione dell'espressione) e per l'impatto visivo di una potenza e direi di una "violenza" e brutalità figurative difficilmente eguagliate.

Posto l'immagine molto grande affinché si veda la "ferocia" delle pennellate: Goya non dipinge il quadro, ma modella la figura con il colore come lo scultore fa con la creta.