| La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri | |
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Autore | Messaggio |
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Aurora Amato
Numero di messaggi : 1132 Età : 41 Localizzazione : Perugia Data d'iscrizione : 08.04.08
| Titolo: La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri Lun 26 Mag 2008, 12:23 | |
| Io ci sto provando dalla volta dell'incontro con il fotografo lucchese ma ancora non sono riuscita ad ottenere quel tipo di foto, mi potreste piegare per bene e con qualche dettaglio come fare durante lo scatto e in post produzione? | |
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Jacopo
Numero di messaggi : 342 Età : 41 Localizzazione : Perugia, Italia Data d'iscrizione : 21.04.08
| Titolo: Re: La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri Lun 26 Mag 2008, 13:01 | |
| Lo sai che anche io ci avevo pensato? Mi unisco ad Aurora per questa richiesta! | |
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brian
Numero di messaggi : 426 Data d'iscrizione : 06.06.08
| Titolo: Re: La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri Lun 09 Giu 2008, 21:37 | |
| Certamente richiede molte, ma molte prove. Come in tutte le cose, è con il tempo e l'esperienza che si acquisisce la "sensibilità" e, chiamiamolo pure, il sesto senso che ti fa capire subito quale è la situazione giusta o vicina a quella giusta. Ora, fermo restando che solo Adolfo conosce bene quelle sua tecnica, quello che possiamo dire è che: 1. Non curatevi dell'esposimetro (o meglio, fatelo ma in una altra maniera che dirò poi) 2. Mettete la macchina in manuale. 3. Cercate una immagine adatta: in effetti la luce e quindi l'ambient edeve essere molto particolare per ottenere quell'effetto. 4. Fate molti scatti cambiando l'esposizione. Quello che intendo dire è che la luce della scena deve essere fortemente non uniforme. In particolare potete capire subito se una scena potrà avere un buon effetto o meno a seconda del fatto che ci sia sul contorno dell'oggetto o persona che vi interessa un alone di luce. Se c'è allora provate e riprovate. In effetti è proprio la differenza di intensità luminosa della scena che permette di avere solo i contorni (quelli in cui la luce è, appunto, più intensa) opportunaente esposti. Tutto il resto risulterà sottoesposto e quindi più o meno nero a seconda della coppia tempo/diaframma scelta. Come fare in pratica? Immaginiamo di avere una persona che abbia quel fantomatico alone di luce intorno. Con la mcchina in manuale, potreste semplicemente inquadrare la persona e regolare tempi e diaframmi per avere una esposizione corretta sulla base delle informazioni dell'esposimtero. A questo punto inizia in gioco. Iniziate a cambiare l'esposizione portando la macchina a sottoesporre. Suggerisco di provare subito con 2 diaframmi, ma è la situazione sul campo che vi dirà cosa fare. Ripetete tutto con vari livelli di sottoesposizione. Cosa abbiamo sottoesposto? Tutta la scena, in quanto l'esposimetro è tarato per dare una inoformazione opportunamente pesata su un'area vasta della scena stessa. Ma ricordiamo che in questa zona c'erano delle parti che erano fortemente anomale rispetto all'intensità media dell'illuminazione: queste saranno probabilmente (fare le prove!) esposte correttamente. Poi la solita trafila di post processing: scegliere lo scatto migliore e ritoccare quanto necessario con PS. A presto e buon divertimento Brian P.S. mai scoraggiarsi di fronte ai primi risultati. | |
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LauraB
Numero di messaggi : 3012 Localizzazione : Perugia Data d'iscrizione : 23.04.08
| Titolo: Re: La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri Lun 09 Giu 2008, 21:56 | |
| Io purtroppo non ero presente la sera dell'incontro con Fabbri. Potete mostrare una foto come esempio? Così è più facile comprendere di che tecnica si stà parlando .......... | |
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massimo massignani
Numero di messaggi : 94 Localizzazione : Terni Data d'iscrizione : 30.04.08
| Titolo: Re: La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri Mar 10 Giu 2008, 00:00 | |
| Sintetizzerei così: 1. Indipendentemente da ciò che si desidera scattare, leggere l'esposizione facendo una lettura spot di una zona (in terra p.e.) colpita direttamente dalla luce solare (normalmente l'esposimetro dovrebbe dare 1/100" a f/16 a 100 ISO in pieno giorno e con cielo sereno), 2. Impostare la macchina in manuale e sottoesporre di almeno due diaframmi rispetto alla lettura effettuata al p.to precedente. 3. Aspettare il vostro soggetto inquadrandolo in controluce quasi totale in modo che solo una sottile linea sui bordi del soggetto stesso sia direttamente illuminata dalla luce del sole e scattare. 4. Chiudere eventualmente ulteriormente le luci in post produzione agendo con il comando "curve". Alla fin fine è più difficile a dirlo che a farlo. La vera difficoltà di questi scatti risiede nel trovare dei soggetti idonei altrimenti vien fuori un puro, semplice e non significativo esercizio di tecnica. Per chi vuole degli esempi, andare su MaxArtis e cercare in "Fotografi" Adolfo Fabbri. | |
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angelo Admin
Numero di messaggi : 2480 Data d'iscrizione : 15.10.07
| Titolo: Re: La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri Mar 10 Giu 2008, 00:08 | |
| - LauraB ha scritto:
- Io purtroppo non ero presente la sera dell'incontro con Fabbri. Potete mostrare una foto come esempio? Così è più facile comprendere di che tecnica si stà parlando ..........
Intendiamo foto come questa: http://www.maxartis.it/showphoto.php?photo=61895&ppuser=4 poi scorrendo le pagine del sito dove ti proietta il link ne vedrai delle altre scattate con la stessa tecnica. | |
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Aurora Amato
Numero di messaggi : 1132 Età : 41 Localizzazione : Perugia Data d'iscrizione : 08.04.08
| Titolo: Re: La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri Mar 06 Gen 2009, 14:21 | |
| Ho continuato a provare a fare scatti nella sua maniera e ne ho ottenuto uno che forse un pochino si avvicina, o forse no. Il problema è che io conosco qual'era il soggetto ma voi riuscite a capirlo? | |
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LauraB
Numero di messaggi : 3012 Localizzazione : Perugia Data d'iscrizione : 23.04.08
| Titolo: Re: La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri Mar 06 Gen 2009, 14:51 | |
| Aurora, secondo me l'effetto è buono ..ma non riesco a capire cosa sia...la foto comunque la trovo piacevole.... | |
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| Titolo: Re: La tecnica di scatto di Adolfo Fabbri | |
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