LA MAGA PRIGIONIERA
Pesca il mio naso
odore di fiori
nella notte di velluto,
da dove, stupita, io guardo
le cose che non posso vedere
il calore dei petali di rosa,
l’odore del cane che ansima,
stanco di corsa, vicino la rete
la terra carica d’acqua
e le talpe sommesse
nei labirinti di molli radici.
L’inesausta crescita dei funghi
e il marcire lento dello stagno,
fra girandole di rane e di girini.